“Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra…”
Matteo 13,44-52
Ne valeva la pena. 44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 45 Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. 47 Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 51 Avete compreso tutte queste cose?”. Gli risposero: “Sì”. 52 ed egli disse loro: “Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”.
NE VALEVA LA PENA!
“Vale la pena credere! Vale la pena di lasciare tutto per seguire il Signore. Vale la pena accettare la sua sfida, alzarci e seguirlo. Lui che può colmare il cuore più di quanto possa fare il più grande amore umano. Vale la pena faticare, perché la fede richiede inevitabilmente uno sforzo, un discernimento continuo. Vale la pena, come chi, casualmente, trova un tesoro. Come il collezionista che finalmente trova la perla desiderata da tutta una vita e vende tutto ciò che ha per possederla.”…
Ecco, questo è ciò che ci sta dicendo Matteo con il brano di oggi.
Egli scrive trent’anni dopo avere seguito il Nazareno. Non è quindi lo slancio emotivo ed entusiasta del giovane. Dopo tanti anni Matteo si rivede e lo testimonia: ne è valsa la pena! La fede può entrare nella nostra vita in maniera improvvisa e riempirci il cuore di entusiasmo. Ma l’abitudine può mettere a dura prova anche l’entusiasmo più sincero e logorare la nostra fede come si logora l’innamoramento nella quotidianità del matrimonio. Matteo, invece, afferma che l’incontro con il Signore è l’evento più straordinario della sua vita.
E se avesse ragione? Fermiamoci, oggi, e chiediamoci se ne è valsa la pena.
“Grazie, Signore, perché mi ha fatto per vivere di Te e del Tuo amore.”
le clarisse di Mantova