18 AGOSTO 2020, 13:41
Centro Commerciale. Caro diario, oggi a pranzo, per non perdere tempo, mi sono fermato ad un centro commerciale di Pescara, per acquistare due pizze ripiene ed una bottiglietta di acqua frizzante, per consumarle al momento. Purtroppo, i posti dei tavolini erano tutti occupati e certamente questo non è stato un problema, ho pranzato su una panchina vicino la pizzeria, che stranamente era libera. Ovviamente libera, in quanto non era presente tanta gente al momento, ma purtroppo neanche dopo si è riempita. Terminato il mio breve pranzo, ho raccolto le briciole che nel frattempo, erano cadute al morso di queste due pizze squisite… la prima con broccoli di rape e salsiccia e la seconda, mozzarella e prosciutto cotto. Nel momento che raccoglievo queste briciole, un signore anziano, con capelli bianchi ed occhiali, che pranzava con un amico, mi ha sorriso e francamente io l’ho solo guardato senza chiedere il perché di quel sorriso, così sincero, senza nessuna pretesa. Credo che questo signore, si sia comportato così, forse perché sono stato troppo educato a comportarmi in questo modo, visto i tempi che corrono… almeno così credo. Certamente, dopo qualche minuto, sarebbe passata la persona addetta alle pulizie che si trovava a fare il suo giro, proprio vicino a me ed a questi tavolini. Forse mi ha sorriso, perché secondo lui, non ci stava bisogno, visto che la signora delle pulizie era vicino a noi, ma a me hanno insegnato ad essere educato, sotto ogni punto di vista è per questo mi sono comportato in questo modo, anche perché il rispetto di chi lavora è molto importante, rispetto che purtroppo in questi tempi viene a mancare e questo non è bene. Chiusa, questa piccola premessa, se così possiamo chiamarla, mentre mangiavo, per i tavolini ho percepito sempre i soliti discorsi: Covid-19, problemi sul lavoro o il lavoro che manca, problemi di salute, insomma, gli stessi discorsi che tutti spesso intavoliamo a casa con il proprio partner.certamente, come non notare quegli occhi pieni di problemi, grandi o piccoli che possano essere e comunque rimangono sempre problemi che in un certo qual modo bisogna risolvere anche in fretta. Cose non notate in quegli sguardi, la paura di una nuova chiusura per questo maledetto virus? Poche erano le persone che andavano sotto e sopra per questo centro commerciale e grazie al cielo, tutte avevano le mascherine. Molte volte mi viene in mente: Ma come si poteva pensare di vivere una cosa del genere? Il genere umano, schiavo delle mascherine, per cercare di combattere questo virus che ci ha colpiti tutti? Di chi la colpa? Per quello che penso io, l’artefice di tutte queste malefatte, sarà certamente dell’uomo, primo essere che sfida la natura, che come già scritto qualche altra volta, ne pagherà le giuste conseguenze. Nel frattempo che mi cibavo di un buon cibo, mi guardavo attorno e vedevo come tutti erano attenti alle regole, imposte dal governo per il Covid-19… devo pensare positivo? Le persone hanno iniziato a capire cosa potrà succedere nei prossimi mesi, se non iniziamo a stare tutti attenti? Questa volta voglio pensare positivo e spero che tutti, proprio tutti, iniziano a pensare con la propria testa, con il proprio cervello, senza stare a sentire gli imbecilli che dichiarano ancora, che il Covid-19 non ci sia mai stato e che è stata un’idea del solo governo, chissà per quale motivo. Che dirti ancora caro diario, tutti andiamo di fretta, tutti siamo presi da noi stessi e nessuno che pensi ad un futuro migliore per quelli che verranno dopo di noi e certamente questo è molto triste… ma questa è un’altra storia.