“Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi…”
Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
NON GIUDICATE! Grande tema quello di oggi: il giudizio! Ma forse è bene chiarire subito che è impossibile non giudicare. Ci sono ad esempio anche tante professioni che portano proprio ad esprimere una valutazione. Pensiamo agli insegnanti o a coloro che sono responsabili delle risorse umane. Ma anche noi, tutti i giorni, nei fatti, dobbiamo esprimere delle valutazioni, dei veri e propri giudizi, frutto anche della nostra intelligenza.
Allora che cosa è sbagliato? E’ sbagliato “chiudersi” in questi giudizi schematizzando e incasellando l’altro. E’ sbagliato identificare il peccato con il peccatore: l’uomo non è il suo errore! E’ sbagliato quando riduciamo l’altro alle nostre capacità di comprenderlo. Dobbiamo invece ricordarci che l’altro è innanzitutto un mistero, e deve essere sempre rispettato. Allora, quel “non giudicate” che oggi Gesù ci dice, significa assumere come metro il Suo giudizio verso di noi… Di noi Dio vede il futuro, il bene che possiamo compiere: Lui è un inguaribile ottimista!
“Signore, donami il tuo sguardo di misericordia.”
Buon inizio di settimana!
le clarisse di Mantova