Il giorno dopo

Il giorno dopo, dopo la bufera!

Il giorno dopo
Immagine di Zsóka Vehofsics da Pixabay

Il giorno dopo. Cara mamma, ieri, è stato il giorno dopo del tuo funerale. La mattina presto, mi sono alzato, dopo aver dormito poco e preparato, sono uscito per andare in quell’appartamento, dove per lungo tempo, quando arrivavamo, trovavamo te ad aspettarci a braccia aperte. Appena sono arrivato, sono entrato e non avendoti trovato al solito posto e cioè sul tuo trono, quel divano che un tempo era il trono di nostro padre e tuo marito, ovviamente sono andato, come di solito a trovarti se eri in qualche altra camera e in quel preciso istante che non ti ho trovato, subito ho focalizzato che sarebbe stato impossibile vederti e salutarti, visto che il cielo ha voluto chiamarti. In quel preciso istante, sono scoppiato a piangere. Forse non dovevo, non so, ma quando si perde una persona così cara, non ci sono anni che tengono, si è fragili anche a cinquant’anni e francamente non me ne vergogno raccontarlo. Ricordo, che nelle mie pause pranzo, correvo da te e tu mi facevi trovare, primo, secondo, terzo, quarto, quinto e non smettevi mai di farmi trovare e non credo solo a me, sempre il meglio per noi figli e per questo non possiamo che ringraziarti per tutto quello che hai fatto per tutti noi. Prima per il marito, poi per i figli, per tua sorella e tua madre e per finire, anche per le tue nuore, che per te erano molto importanti, visto che lo stesso cielo ti aveva donato solo figli maschi. Adesso, sono qui seduto, tutto solo e intorno a me un silenzio, che fa male solo a sentirlo. Ogni tanto, giro la testa verso le stanze, dietro di me, ma non succede nulla. Certo che non succede nulla, come potrebbe essere diversamente? Come scritto pocanzi, intorno a me solo silenzio, quel silenzio che non avresti mai potuto sentire e che ti fa riflettere. Adesso ti immagino insieme a papà, insieme a quell’uomo che tu hai amato per tutta la tua vita. Immagino, che quando sei arrivata in cielo, sei stata accolta dai tuoi cari genitori (nostri amati nonni, che ci hanno voluto tanto bene) è solo alla fine, si è presentato papà, entrando chissà come e portandoti su un prato fiorito e dicendoti: Ma quanto tempo ci hai messo a venire? Non sai che ti stavo aspettando? Adesso vi immagino, insieme, belli e di nuovo giovani, a camminare su quelle nuvole che fanno da paesaggio magnifico, con gli angeli, che stanno cantando qualche vostra canzone preferita, che piaceva a entrambi e le stelle tutte li, pronte ad illuminare la vostra strada. Cara mamma, adesso è tempo di riposarti e goderti il tuo amato in pace, senza nessun tipo di problema e ovviamente, non dimenticatevi di noi, comuni mortali, che ogni giorno lottiamo per sopravvivere in questo mare in tempesta, ogni giorno più agitato. Spero di rivedervi nei miei sogni, chissà, ma sono sicuro che succederà. Non dimenticarti ovviamente, di salutarci tutti e dai a tutti, per conto nostro, un grosso bacione. 

Il giorno dopo

Vostro figlio

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