In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà…”
Chiedete e Otterrete. Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l’ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».
CHIEDETE E OTTERRETE. “Finora non avete chiesto nulla nel mio nome”. A volte ci manca davvero il coraggio di domandare le cose al Padre nel Nome di Gesù, perché pensiamo di non essere ascoltati, di fare figuracce, di rimanere delusi. Così preghiamo, ma mettiamo già nella nostra preghiera la giustificazione nel caso che Dio non ci ascolti, trasformando il nostro domandare in un trattato diplomatico tra cielo e terra. Eppure è la fiducia con cui domandiamo le cose che in realtà le ottiene.
San Pio da Pietrelcina diceva: “quando ero piccolo mi accorsi che quando domandavo a Dio con tutto il cuore, Egli mi ascoltava sempre”… Ma cosa significa “domandare con tutto il cuore”? Significa domandare senza paura, sapendo che siamo così profondamente amati che non possiamo non essere presi sul serio per ciò che veramente conta per noi. La preghiera così diventa sincera ed autentica, e non complessa e diplomatica.
E quasi non conta più essere o meno esauditi perché chi prega così è come se mettesse ogni cosa nelle mani di Dio con l’interiore certezza che accadrà solo ciò che è più giusto.
“Signore, insegnaci a pregare!”
Le Sorelle Clarisse