La stellona della casa

La stellona della casa

E’ volata in cielo, la stellona della casa!

La stellona della casa

LA STELLONA DELLA CASA. Ieri, 7 dicembre 2023, non è stato un giorno bello, in quanto ti abbiamo tumulato, così da essere in pace e godere di tutte le coccole divine. Cara stellona della casa, così ti chiamavo, ricordi? Giovedì scorso, non ti sei sentita bene è così ti abbiamo portato in quella benedetta clinica, dove hanno riscontrato il tumore all’ utero, che in pochi giorni non ti ha lasciato scampo, così martedì mattina, verso le ore 01:30 circa, hai deciso di darci il dolore più grande, lasciandoci soli, con il nostro più grande dolore, quello di non vederti mai più. Sei stata molto forte, il tuo carattere ti è servito tanto, in quanto non volevi andare via, hai lottato con tutte le tue forze, ma purtroppo, contro questo brutto male, non si poteva avere nessuna speranza di vivere. Abbiamo tanto pregato, in attesa di una grazia da parte dei vertici del cielo, ma non è arrivato nulla, nessuno si è presa la briga di farti stare ancora con noi, così in quei pochi giorni, sofferente e con tanto amore, ci hai dato il tempo di essere consapevoli che era giunto il tuo tempo di lasciare questo mondo, per un mondo migliore, dove non ci sono più malattie, ma solo puro cibo e divertimento. Quanto dolore ci hai lasciato, senza di te, la casa è vuota, eri un essere piccolo, ma che faceva la differenza, non solo per noi, ma per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Ricordo molto bene, il giorno che ti hanno portato a casa nostra. Eri grande come un pugno chiuso di una mano. Ricordo che subito ti abbiamo fatto uscire dalla gabbia in salotto. Ricordo molto bene che scappavi, ma poi ci siamo presentati con qualche filo di fieno è subito è nato un’ amore a prima vista, fra te e noi e da quel preciso istante, non ci siamo più lasciati, anzi, quante coccole ti prendevi da noi, durante la giornata? Ti sedevi a terra e ci facevi capire, che era giunto il momento di essere coccolata e noi non ci tiravano mai indietro. Sono sicuro che lo sai, quanto vuoto ci hai lasciato nei nostri cuori. Non è facile rientrare a casa e non trovarti lì, al tuo solito posto. Quanti giochi facevano insieme? Ricordi cara stellona, che ti avvicinavo al muro, facendo finta che volevi mangiarlo e tu aspettavi di essere strillata, così facevi il tuo saltino e scappavi. Era uno dei tuoi giochi preferiti. Poi ancora, quando il sabato, dopo pranzo, ci mettevano sul divano a vedere la televisione e per troppa stanchezza ci veniva sonno. Tu ci venivi a svegliare toccandoci le nostre gambe e guardandoci con quegli occhioni belli, che volevano dirci: Ma come, io sono qui e voi pensate a dormire? Eri una coniglietta molto speciale, intelligente, bella, che subito ci hai scelto come tuoi genitori adottivi, in quanto non era facile conquistarti, anzi tutt’altro, se una persona non ti piaceva, non gli davi retta, e se il tizio insisteva, eri capace di moccicare, come qualche volta è accaduto. Ricordo molto bene, quando ti portavamo dal dottor Cilli Antonio e il suo assistente, dottor Matteo, loro si che ti sapevano coccolare e tu stavi lì, pronta al gioco del paziente e il suo medico i fiducia. Che bella che eri, così dicevano tutti coloro che ti hanno conosciuto e noi ne eravamo molto fieri, di fare parte del tuo mondo, quel mondo che hai dovuto lasciare, nel peggior modo possibile. Che rabbia che abbiamo avuto, nel momento in cui ti rendi conto, che non si può fare più nulla e che negli ultimi giorni, ci hai donato ancora di più il tuo amore, facendoci capire che non avresti voluto andare via, così da lottare contro la stessa malvagia malattia, che ti stava portando via da noi. Nessuno muore, se si rimane nei cuori di chi ti ha voluto bene, ed è proprio così, rimarrai sempre nei nostri cuori e nella nostra mente. Grazie di essere stata insieme a noi per tutti questi anni. Siamo sicuri, che ogni tanto ci verrai a trovare e ci aiuterai a sopportare questo triste dolore, non vedendoti più e di conseguenza, non poterti più coccolare. Ci sarebbe ancora tanto da ricordare, ma lo potremmo fare più avanti ok? Dimenticavo, la nostra bellissima coniglietta che ci ha lasciato, si chiamava Rocco e per questo vi state chiedendo: Perché una coniglietta, aveva un nome al maschile? Bella domanda, ma questa è tutta un’altra storia.

Cara stellona della casa, ti affido al Signore, alla Vergine Maria e a San Giuseppe, affinché possano darti la tua bella ricompensa, quella di averci fatto vivere anni bellissimi insieme a te. Adesso è ora che ti diano la tua pace eterna, la pace che meriti, dopo giorni di agonia. Vai bellissima creatura, adesso potrai mangiare tutto quello che vuoi e giocare nel miglior modo possibile, scavando buche di enormi dimensioni. Non ti dimenticheremo mai. 

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