Truffe bollette luce e gas

Truffe bollette luce e gas:
la guida definitiva per riconoscerle ed evitarle

Truffe bollette luce e gas
Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Truffe bollette luce e gas. Un saluto a tutti! In rete, ho trovato questo articolo molto importante e di conseguenza molto interessante e pertanto ho deciso di inserirlo su queste mie pagine, sperando di fare cosa gradita a tutti. State attenti tutti, alle truffe di bollette luce e gas… seguite per bene queste brevi raccomandazioni.

Durante questo particolare periodo di crisi e difficoltà economica che stiamo vivendo, si è riscontrato un aumento dei tentativi di truffa e raggiro ad opera di malintenzionati che cercano disperatamente, con sotterfugi e tecniche da veri professionisti, di arricchirsi illecitamente alle nostre spalle. Uno degli ambiti più colpiti è il settore dell’energia domestica e più in particolare delle spese legate ai consumi ed alle bollette luce e gas
Gli esperti di csttaranto.it hanno individuato le principali modalità di truffa in bolletta che potrebbero essere messe in atto dai malintenzionati. Ecco l’elenco da leggere con attenzione:

  1. Chiamate da call center fasulli.
    Finti impiegati dei principali fornitori nazionali di energia vi potrebbero chiamare e, utilizzando scuse o frasi ingannevoli, potrebbero cercare di ottenere i vostri dati privati e personali.
    Molte volte le telefonate ricevute sono ad orari inconsueti, con toni insistenti e con discorsi incomprensibili. Ricordate che nessuna compagnia di elettricità o energia vi chiederà mai dati di carte di credito o conti correnti telefonicamente. Utilizzate questo come indicatore di affidabilità.
  1. Email di phishing o presunti errori in vecchie bollette
    I testi riguardano sempre dei “rimborsi” ottenibili a seguito della comunicazione di dati personali (iban, numero di carta di credito), oppure degli insoluti a vostro carico su bollette di anni passati da regolarizzare.
    Controllate sempre l’indirizzo email del mittente e se avete dubbi chiamate al numero della società fornitrice di energia in questione prima di effettuare pagamenti o comunicare propri dati sensibili.
  1. Visita porta a porta
    Un finto agente potrebbe suonare al vostro campanello e chiedervi di visionare le ultime bollette o di controllare il vostro contatore del gas per regolarizzare la fornitura o per analisi di routine.
    Questo metodo è purtroppo molto efficace, perché l’attività di controllo dei contatori è un’attività che viene realmente effettuata dai tecnici incaricati dalle compagnie elettriche. Come accorgerci allora del raggiro? Molto semplice! Basterà chiedere il tesserino di riconoscimento con la matricola del tecnico e verificare dopo l’intervento con la compagnia elettrica se il controllo era previsto o no.
  1. Pubblicità ingannevoli
    Quando ricevete un’offerta (sia essa via email, telefono, o tramite qualsiasi altro canale) che vi sembra “troppo” conveniente e poco trasparente sicuramente c’è qualcosa che non va e potrebbero nascondersi raggiri, truffe o semplicemente clausole sconvenienti o vessatorie. Il consiglio è di controllare sempre chiamando direttamente la compagnia energetica o verificando le offerte su un comparatore di prezzi online l’esistenza o meno di tale offerta.
  1. SMS
    Con un semplice messaggio ricevuto sul vostro smartphone alcuni finti operatori vi potrebbero comunicare nuove offerte o vi inviteranno ad aggiornare con urgenza la vostra area personale sul sito del vostro fornitore di luce e gas a causa di presunte irregolarità. In genere tutti questi messaggi hanno 2 caratteristiche consuete che vi possono aiutare a capire che si tratta di un tentativo di truffa:
  • contengono sempre un link all’interno del testo -che vi invitano a cliccare- per completare una presunta operazione
  • hanno carattere d’urgenza pena l’attribuzione di more, multe, sanzioni “a meno che non…si clicchi sul link e si completi la procedura richiesta!”

    Un elenco tassativo di tutte le modalità di truffa possibili non può essere perfettamente esaustivo perché giorno dopo giorno si scoprono sempre nuove tecniche, ma questi descritti sono i metodi maggiormente utilizzati in Italia secondo le analisi con i dati attuali disponibili.  Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza in caso di truffa contattare lo sportello per il consumatore di Arera.

5 consigli per prevenire le truffe

A prescindere dalla tipologia di tentativo di truffa che potete ricevere, esistono dei piccoli accorgimenti, sempre validi, per giocare d’anticipo e difendervi dai raggiri nel mondo delle utenze luce e gas.

Andiamo quindi a vedere 5 consigli “furbi” da tenere sempre a mente:  

  1. Riconoscere sempre la persona con cui si sta parlando, individuando nome e cognome, l’azienda per cui lavora. Se si trova davanti a voi chiedetegli un tesserino di riconoscimento per identificarsi.
  2. Non rivelare mai i propri dati personali prima di essere sicuri del punto 1 
  3. Non comunicate i vostri codici pod e pdr e non mostrate le bollette, sono essenziali anche queste per una truffa con cambio operatore.
  4. Fate attenzione e assicuratevi, prima di firmare documenti, che vi venga lasciata una copia in modo da poter rileggere il contenuto di quello che state firmando.
  5. Non pagate mai somme di denaro oltre a quelle che vi vengono richieste nelle bollette. 

L’ultima spiaggia: il diritto di recesso per contratti luce e gas

Se ormai il danno è fatto e siete cascati in un raggiro, non disperate, può succedere a chiunque e forse non tutto è perduto! Se siete stati truffati infatti e vi ritrovate con un contratto che non avete richiesto o stipulato, potete affidarvi al diritto di recesso.

Il diritto di recesso è una clausola contrattuale che vi da la possibilità di interrompere il contratto di fornitura di energia (luce e gas), e di sventare la truffa sulla bolletta generalmente entro 14 giorni dalla firma dello stesso.

Per usufruire di tale diritto garantito e previsto dalla legge, il cliente, normalmente, deve effettuare una comunicazione di recesso tramite raccomandata con le modalità indicate nel contratto firmato con il fornitore.

Ricordate che ciò non si applica in caso di recesso per cambio di fornitore. In tal caso infatti, sarà il nuovo fornitore ad occuparsi della parte amministrativa e burocratica effettuando le dovute comunicazioni.
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