Stendi la tua mano

Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo…

Stendi la tua mano

Luca 6,6-11

Stendi la tua mano. 6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati e mettiti qui in mezzo!”. Si alzò e si mise in mezzo. 9 Poi Gesù disse loro: “Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?”. 10 E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: “Tendi la tua mano!”. Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 11 Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

STENDI LA TUA MANO
“Alzati e mettiti qui in mezzo”: queste le parole esplicite di Gesù.
Quelle implicite potrebbero essere: “Coraggio! Non aver paura! Non vergognarti. La malattia non ti deve impedire di vivere. Non volerti sentire da meno degli altri, la tua dignità non si misura da una imperfezione fisica. Non sei meno malato di chi ti giudica e ti vuol relegare tra gli sfortunati.
Tu non sei la tua malattia. Tu non sei il maledetto, il senza Dio. Tu invece sei importante ai miei occhi. Io ti pongo al centro delle mie attenzioni. Qui in questa sinagoga sei tra i miei preferiti, prima ancora degli scribi e dei farisei, che sono qui pronti a giudicare anche me per quello che sto per fare.
Mettiti al centro. Solo se mostrerai il tuo dolore, solo se lo griderai a Dio, senza aver paura della gente, solo se continuerai nella tua battaglia per vivere e non per sopravvivere, solo se confiderai sempre e sempre pregherai. Ecco allora la tua malattia sarà la tua forza e dal dolore nascerà la resurrezione.
E ora ti mostro la potenza di Dio: stendi la mano paralizzata!”
Egli lo fece e la sua mano fu guarita.

“Solo in Dio riposa l’anima mia. Lui solo è mia roccia e mia salvezza.” (Sal 62)

le clarisse di Mantova

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