Newsletter di Padre Livio – 05 Maggio 2020
Messaggio della Regina della Pace a Ivan 4 Maggio
Newsletter 05-05-2020. “Cari figli,
questo è il tempo del ringraziamento. Oggi, da voi cerco l’amore, non cercate errori e sbagli negli altri e non giudicateli. Cerco da voi che amiate, che diffondiate la verità. Poichè la verità è eterna, è immutabile e sempre attuale! Portate la luce di mio Figlio, così in tal modo distruggerete le tenebre che sempre di più vogliono afferrarvi e portarvi lontano da mio Figlio Gesù. Non abbiate paura, io sono con voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Messaggio della Regina della Pace a Marija
25 Aprile
“Cari figli!
Questo tempo sia per voi un’ esortazione alla conversione personale. Figlioli, pregate nella solitudine lo Spirito Santo affinché vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio per poter essere i degni testimoni dell’amore che Dio vi dona attraverso la mia presenza. Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore e che la preghiera sia come un deserto. Siate il riflesso dell’amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite. Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Commento di P. Livio al messaggio della
Regina della Pace
Questo messaggio è in linea con quelli precedenti che la Madonna ci ha dato attraverso la veggente Marija in questo tempo di Coronavirus, in questo tempo di prova.
Questi messaggi sono rivolti soprattutto alle persone che hanno risposto alla chiamata, a quella grande moltitudine di persone che si alimentano da questa fonte di grazia straordinaria.
Nel messaggio del 25 febbraio 2020 la Madonna ci aveva avvisato di non lasciarci inondare dalle preoccupazioni terrene, esortandoci alla conversione, questa dev’essere la nostra preoccupazione principale.
Il virus attacca il corpo, ma c’è un virus spirituale, il virus del peccato e dell’incredulità che attenta alla nostra vita spirituale e nel messaggio di Natale ha detto: “le anime sono ammalate e vanno verso la morte spirituale”.
Allora la prima guarigione è quella che riguarda l’anima, che riguarda il cuore, attraverso il quale Dio parla all’uomo e prende dimora in lui.
La Madonna ci ha anche detto che se avessimo pregato e digiunato, se ci fossimo decisi per la santità, la pace sarebbe arrivata nei nostri cuori e nelle nostre famiglie e le nostre preghiere sarebbero state ascoltate, le nostre suppliche sarebbero state esaudite.
“Cari figli, questo tempo sia per voi un’esortazione alla conversione personale”.
La conversione è una Grazia che viene da Dio, decisione personale e ha i suoi piccoli passi. Dio che tocca il cuore, risveglia la coscienza e iniziamo a percepire un’inquietudine, l’inutilità di una vita senza Dio, dedicata alle cose effimere, un’infelicità di fondo.
Poi pian piano arriva la luce di Dio che ci fa capire che siamo prigionieri del male e del peccato, si incomincia a vedere l’orrore del peccato che è un veleno, o se volete, è un dolce con dentro il veleno, per cui la Madonna ha detto: “satana vi distrugge con quello che vi offre”, e si comincia a vedere la vita che dura come un battito di ciglia.
La conversione è come guidare una macchina, percepisci che non stai facendo la strada giusta, vai avanti, ma ad un certo punto capisci proprio che quella è una strada sbagliata, cosa fai? Ti fermi, freni, fai una curva a “U” e torni indietro.
La conversione è la decisione di tornare indietro e di incominciare la via della salvezza.
Probabilmente la Madonna ha visto che forse in pochi hanno deciso per la conversione e per questo ci esorta: “alla conversione personale”.
E la Madonna dice che dobbiamo metterci in ascolto dello Spirito Santo: “pregate nella solitudine lo Spirito Santo”. Cos’è la solitudine?
Tu sei solo, se in un dato momento metti il silenziatore alle tue passioni, alle tue angosce, a tutto ciò che ti disturba, e nel silenzio del tuo cuore ascolti la voce di Dio, la voce della Spirito Santo, “affinché vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio”, cioè arrivi a capire che Dio c’è, che Dio è vicino, che Dio ti vuole bene, che Dio ti perdona, che Lui solo è il Salvatore, Lui solo ti dà la felicità, e quindi decidi per Dio!
Credo che anche voi sappiate a memoria la preghiera: “Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della Tua luce …..”. La Madonna ha voluto che questa preghiera si dicesse a Medjugorje prima della S.Messa della sera,
“per poter essere i degni testimoni dell’amore che Dio vi regala attraverso la mia presenza”.
Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo per questo tempo tre grazie particolari:
La prima grazia è la santità, cioè essere in grazia di Dio, la grazia del perdono, di pentirci dei peccati e poi faremo la Confessione appena sarà possibile, come ha detto il Papa.
Gesù, apparendo agli Apostoli nel Cenacolo, ha detto: “pace a voi, ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, non saranno rimessi”.
Che lo Spirito Santo ci purifichi dai peccati che si sono depositati sulla nostra anima, cancelli ogni traccia di male, in modo tale che il nostro cuore diventi il tempio della Santissima Trinità.
Perché vivere in grazia di Dio è bello, siamo belli davanti a Dio e siamo belli anche davanti a noi stessi e davanti agli altri.
E poi vi consiglio due dei sette doni dello Spirito Santo per questo tempo:
il dono della sapienza, che poi è il dono della fede, che ti fa ragionare in termini soprannaturali, ti fa vedere le cose dal punto di vista di Dio, vedere le cose nella luce della verità, della bontà, del perdono, della compassione, nella luce della speranza.
Non è un problema di cultura, ci sono persone che hanno poca cultura, ma hanno il dono della sapienza.
Chiediamo il dono della sapienza, sentire come Dio sente, pensare come Dio pensa, guardare come Dio guarda.
E poi il dono della fortezza, o se volete del coraggio, il coraggio di decidere, il coraggio di fare. Perché oggi siamo in un tempo di battaglia, di combattimento spirituale, per cui noi, animati dalla luce di Dio e dalla sua sapienza, e sorretti dalla sua fortezza, diventiamo testimoni invincibili, guerrieri di Dio invincibili.
Nella seconda parte del messaggio la Madonna ci mette in guardia da una tentazione sottile del demonio e dice:
“Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore”.
Siamo nel tempo di prova e ci si innervosisce, ci si arrabbia, ci si scoraggia, si diventa pessimisti, si diventa acidi e la prova, che potrebbe essere un’occasione per avvicinarsi a Dio e rinnovare la nostra vita, diventa una trappola nella quale diventiamo persone scostanti, nervose e in questo modo il nostro cuore si indurisce, non solo verso il prossimo, ma anche verso Dio, ci si arrabbia con Dio: “perché hai fatto questo, perché hai permesso questo, cosa abbiamo fatto di male?”
Lasciamoci correggere da Dio, non induriamo il nostro cuore, Dio ci rafforza attraverso le prove, anche attraverso la potatura, il vignaiolo pota i tralci perché i grappoli possano crescere, come dice il Vangelo.
E così stiamo attenti in questo tempo di prova, non arrabbiamoci con Dio, ma ringraziamoLo per questa prova, come dice Vicka: “grazie Signore perché la Croce è grazia, grazie Signore perché la Croce è gioia”,
“e che la preghiera sia come un deserto”.
Impediamo a satana di indurire, di inacidire il nostro cuore, di far sì che la nostra preghiera diventi un deserto, cioè una preghiera dove manca la Divina Presenza, preghiamo, ma non abbiamo aperto il cuore a Dio.
Allora, una volta superata questa tentazione, una volta che ci siamo messi a disposizione per lasciarci illuminare nella luce di Cristo Risorto, arriveremo alla Pentecoste come gli Apostoli che, usciti dal Cenacolo, erano trasformati.
La prima predica di Pietro è stata fantastica, non sembrava più lui, un pescatore che parlava in quel modo.
“Siate il riflesso dell’amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite”.
E così anche noi saremo il riflesso dell’amore di Dio e testimonieremo Gesù Risorto con le nostre vite.
Negli Atti degli Apostoli avete sentito come hanno risposto gli Apostoli alla persecuzione, con che coraggio hanno predicato, con che coraggio hanno affrontato il Sinedrio e hanno detto: “se sia giusto obbedire a Dio o agli uomini, giudicatelo voi, noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”.
Allora li fecero frustare e, una volta liberi, gli Apostoli ripresero a predicare.
E così dobbiamo fare anche noi, ma questo esige il dono della sapienza per predicare e il dono della fortezza per resistere alla cattiveria del mondo, dove satana regna, come ha detto la Madonna il 25 marzo 2020.
Permettetemi di dirlo che è bello morire come testimoni coraggiosi, perché sappiamo che Cristo ci abbraccerà, e ci dirà: “vieni servo buono e fedele, entra nella gloria del tuo Signore”.
Al termine la Madonna ci dice di stare tranquilli: “Io sono con voi e vi amo tutti, non escludo nessuno, con il mio amore materno”.
È l’amore di una madre che copre la moltitudine di tante mancanze.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Ma quanti hanno risposto alla sua chiamata, lo sa Dio, ha detto la Madonna, speriamo che siano tanti, aiutiamo la Madonna a salvare le anime.
P. Livio: Come era la Madonna oggi?
Marija: Come sempre. La Madonna è tranquilla mentre noi siamo angosciati per questo virus maledetto che non ci lascia in pace, ci toglie la libertà, siamo tutti reclusi, ai domiciliari. Siamo tutti preoccupati per il futuro. Invece la Madonna ci invita alla conversione, soprattutto alla conversione personale. Penso che sia anche un momento di grazia perché io credo che abbiamo fatto una Quaresima come mai nella nostra vita, così intensa nella preghiera. E adesso anche questi cinquanta giorni fino a Pentecoste, abbiamo l’opportunità di lavorare ancora su noi stessi, sulla nostra conversione. Da una parte c’è la nostra vita terrena, dall’altra parte la Madonna ci chiama alla vita spirituale. Per me è un grande dono essere ancora quella che porta il messaggio della Madonna che
Lei ha cominciato dare alla parrocchia di Medjugorje ogni giovedì (dal 1° marzo 1984 all’8 gennaio 1987) per guidare la parrocchia e poi ogni 25 del mese (dal 25 gennaio 1987). Tante volte vado in crisi e mi domando se sono degna; altre volte, rileggendo il messaggio, vado in crisi perché temo di non aver riferito le parole esatte. Questo perché dalla spiritualità che vedo irradiarsi dal cuore, dagli occhi, dalle parole della Madonna, c’è qualcosa di diverso, che non posso esprimere con le parole. Vorrei essere sempre di più il riflesso della Madonna per tutte le persone che incontro.
P. Livio: La Madonna parla di “conversione personale“. La conversione é sempre personale, ma Lei l’ha voluto sottolineare. Forse perché in questo tempo abbiamo una vita molto appartata, adatta per la preghiera e per la revisione di vita?
Marija: Non so, anche perché tu sicuramente sei appartato, io mica tanto perché siamo in sei in casa e la casa non è grande. Per appartarci dobbiamo andare in bagno e chiuderci. Penso che siamo appartati in quei momenti di incontro personale tra Dio e io. Mi ricordo che nei primi tempi delle apparizioni, quando dicevamo che volevamo seguire la Madonna con i suoi messaggi, la vita appartata era tante volte sulla Collina delle apparizioni, dietro qualche cespuglio, dove i pellegrini non potevano vederci, al mattino presto o alla sera tardi. In questi giorni da Mario, marito di Vicka, che va ogni mattina sulla Collina, sto ricevendo dei messaggini e filmini dove vedo la Madonnina che ha ogni giorno intorno a Lei fiorellini nuovi. Per il Coronavirus non ci sono pellegrini, ma la gente di Medjugorje va e prega. Noi dall’Italia non possiamo andare sulla Collina, ma possiamo nella nostra casa, nella nostra camera trovare quei momenti appartati dove possiamo pregare per esempio nel pomeriggio la Coroncina. O al mattino, svegliandoci prima che la famiglia si svegli o alla sera tardi, mettendoci in qualche angolo. Creare un angolo in cui mettere la Sacra Scrittura, che la Madonna ci ha detto fin dall’inizio di mettere in un posto visibile delle nostre case. Poi possiamo mettere una statua della Madonna, un Crocifisso, il Rosario. San Michele Arcangelo, San Giuseppe e altri santi. In questi giorni nella nostra casa abbiamo messo l’immagine di Gesù misericordioso in cucina, in sala, nell’angolo della preghiera, vicino all’immagine di Gesù risorto. Anche tutti i nostri protettori. Io ho Padre Slavko e San Giovanni Paolo II. Nella nostra famiglia abbiamo anche il partigiano cattolico “Bisagno” (Aldo Gastaldi), grande esempio di santità con la sua vita, per il quale è iniziato il processo di beatificazione. Anche le preghiere allo Spirito Santo, le preghiere da trasmettere ai nostri figli. Tanti santi che ci aiutano a vedere questa unione tra il Cielo e la terra, tra i santi e i nostri morti che ci hanno preceduto. A noi che stiamo lottando con il coronavirus, con le difficoltà e le angosce, la Madonna ci sta dicendo di pregare e di avere fiducia in Dio… Per me è stata una gioia sentire questo messaggio. Ho sentito che il mio cuore batteva forte, forte e ho detto: c’è speranza perché la Madonna è con noi e lo Spirito Santo guida la nostra vita.
P. Livio: La Madonna parla della conversione personale e subito dopo dice: “pregate nella solitudine lo Spirito Santo“, cioé ci invita a vivere intensamente la preghiera intima in questo tempo pasquale fino alla Pentecoste.
Marija: Tante volte nella mia testimonianza ripeto quella frase della Scrittura: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo”. In questo tempo noi confidiamo nei medici. (scienziati, virologi..). Oggi parlavo con un amico e mi ha detto: “Noi preghiamo, noi crediamo e abbiamo visto tante volte che pregando le persone guariscono.” E’ una cosa bellissima: la potenza, la forza della preghiera ha effetto. Fiducia, conversione, sentire che la nostra vita è un dono, un regalo di Dio. In questi momenti noi non possiamo fare tanto. Possono fare tanto i medici, gli infermieri, sono loro gli eroi; ma anche noi possiamo essere eroici con la nostra preghiera, col nostro amore e soprattutto con la nostra testimonianza. Credo che la Madonna con questo messaggio ci dica: ”Convertiti e poi sarai “il riflesso dell’amore di Dio” nel mondo in cui vivi.
P. Livio: La Madonna ci aveva già detto che nei momenti di agitazione e di confusione abbiamo solo la possibilità di abbeverarci alla fonte della fiducia. In questo messaggio la Madonna ripete ancora la parola fiducia dicendo: “Pregate lo Spirito Santo affinché vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio.“ In questo periodo noi siamo tentati di perdere la fiducia in Dio e di indebolirci nella fede; per questo dobbiamo pregare lo Spirito Santo, perché la fiducia in Dio é fondamentale per avere uno sguardo sereno sul futuro.
Marija: Esattamente. Le pandemie c’erano anche nel passato. Ricordo una bellissima esperienza che mi ha colpito moltissimo. Ogni anno, di solito a settembre, uno di noi veggenti va a Vienna invitati dal Card. Schoenborn per fare testimonianza nel duomo. Un anno, finito tutto, la sera tardi, sono andata nel grande convento francescano vicino al duomo dove dormivo e il priore, che è una vocazione di Medjugorje e mio carissimo amico, mi ha proposto di portarmi in un posto in cui sarei rimasta shoccata. Accettai. Mi portò sotto la chiesa, dove durante l’epidemia della spagnola (1918-1920) avevano seppellito tantissime persone, che ora sono lì mummificate dietro un vetro… Mi ha portato in un angolo dove c’è un uomo che è morto con la mano tesa e il rosario in mano. Sono stata shoccata in modo positivo. Anziché disperarsi, pregava. Questo uomo per me è un segno di fede.
P. Livio: C’é una frase in cui pare che la Madonna ci dica di stare attenti alla tentazione che il cuore si indurisca perché le prove sono troppo lunghe e troppo dure e che poi diventiamo aridi nella preghiera. Può esserci questa tentazione?
Marija: Sicuramente. Può essere anche frutto della paura o anche non fiducia in Dio, perché, se cominciamo a pregare, pregare come una macchina senza confidare in Dio, diventiamo come un deserto senza fiori. Una volta la Madonna ci ha detto che desidera diventiamo un deserto fiorito. All’inizio ci ha detto: ”Desidero che cominciate a vivere il Paradiso già qui sulla terra”. Ricordo che nei primi anni le mie amiche mi dicevano: ”Marija, tu che eri così timida, sei diventata forte nella tua testimonianza.” Questo perché ho sperimentato l’amore di Dio e affrontavo le torture dei comunisti. Potevo andare in prigione, potevo morire. Ogni mattina mi vestivo bene perché pensavo che se morivo ero in ordine. Ma poi il Signore non mi ha voluto e mi tiene ancora qua. L’importante è che siamo pronti e con la forza di Dio nel nostro cuore, riflettendo Dio con la nostra vita e la nostra testimonianza. La Madonna ci chiede proprio questo: ”Siate il riflesso dell’amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite.” Se abbiamo Gesù Risorto nel nostro cuore, abbiamo gioia, siamo gente positiva, gente amichevole, che vede lontano.
P. Livio: In questi ultimi mesi la Madonna ci ha fatto un piccolo rimprovero: “Siete inondati dalle preoccupazioni terrene“ (25 febbraio), ma poi non ha mai fatto riferimento alle nostre preoccupazioni materiali. L’unica sua preoccupazione é la preghiera, é la conversione, la vita spirituale, la comunione con Dio e la testimonianza. Cioé ci invita ad alzare gli occhi un po‘ più in alto.
Marija: Immagina quante telefonate ho ricevuto da amici e gruppi di preghiera: ”La Madonna cosa dice di questa situazione?” No, noi non sappiamo come questa cosa è cominciata, ma non ci interessa, perché la nostra méta deve essere il Paradiso. Come San Filippo Neri che cantava “Paradiso! Paradiso!” Poi Dio ci darà tutto il resto. Se noi confidiamo in Dio, Dio non ci abbandona. Dio ci ama. Dio ci dà la gioia e questa gioia non teme nessuna pandemia. In questi giorni ci dicono di andare alle finestre e cantare “O bella ciao”, ma noi siamo chiamati per qualcosa di più. Questo qualcosa di più è Dio nelle nostre famiglie, che invece manca. Vogliamo Dio anche nella nostra società. Mi ha fatto una gioia immensa sentire che in un ospedale i medici sono andati a benedire e portare l’Eucaristia alle persone ammalate. Questi medici coraggiosi che vivono la fede in prima linea.
P. Livio: Quando c’é stata la guerra in Bosnia, ricordo che la Madonna ti ha dato un messaggio dicendo che la durata della guerra sarebbe dipesa dalle vostre preghiere. Ora pare dica: “Quanto dipenderà questa pandemia? Dipenderà dalla vostra conversione“.
Marija: Ho sentito che diversi Vescovi stanno decidendo di consacrare le loro diocesi, ma anche l’intera nazione, l’Italia, l’Austria, la Germania, America, ecc. E’ bellissimo, ma ricordiamo di consacrarci anche noi. Diventiamo “preghiera”, come ci esorta la Madonna. Lavoriamo su noi stessi per la conversione. Tante volte siamo tristi, siamo acidi, rispondiamo malamente. Cominciamo a lavorare sulle piccole cose. Guardiamoci allo specchio e diciamo: ”Comincio ad imparare a sorridere”. Via quell’acidità dal nostro viso. Cominciamo ad essere il riflesso di Dio in Gesù Risorto con la nostra vita ed il nostro esempio. Aggiungo che stiamo vivendo, come la Madonna con gli Apostoli, il tempo di preparazione alla Pentecoste. Questo è davvero tempo di grazia e di conversione per tutti noi. Prendiamo l’abitudine a pregare invocando lo Spirito Santo: “Vieni, Santo Spirito!”.Preghiamo lo Spirito Santo perché anche noi, come gli Apostoli, possiamo diventare forti nella fede e testimoni fino alla fine della nostra vita terrena. Poi ci aspetta la vita eterna. Siamo nati e non moriremo mai.
P. Livio: Sta iniziando il mese di Maggio. Fai una bella esortazione per pregare il Rosario in famiglia e anche personalmente.
Marija: Per questo ho parlato di quel morto col rosario in mano. Io credo nella potenza della preghiera. Credo che il Rosario non è una preghiera ripetitiva per farci dormire, ma la preghiera per contemplare la vita di Gesù. E’ una preghiera eucaristica: attraverso la Madonna, ci avviciniamo a Gesù. Fin dall’inizio la Madonna ci ha chiesto di pregare il Rosario. Una persona che prega il Rosario diventa più docile, diventa sensibile, diventa bella come una rosa. Il Rosario ci trasforma. Ho visto tanti uomini che, avendo nella vita pregato il Rosario, sono diventate belle. Come quando diciamo: quella persona di 90 anni ha il viso di un bambino. Questo è il frutto del Rosario. Il Rosario ci ringiovanisce, ci unisce alla Madonna e la Madonna ci porta a Gesù. Soprattutto nel mese di maggio siamo chiamati ad essere rose per la Madonna. Ora che non possiamo andare in chiesa a offrire le rose, col nostro Rosario possiamo essere noi quel fiore, quella rosa profumata e la Madonna sarà contenta di noi. Possibilmente pregate insieme in famiglia. Se non è possibile, trovate un angolino e pregate da soli. Su questo ho ricevuto diverse testimonianze che poi, pian piano… Una mamma ha cominciato a pregare da sola, ma poi sono arrivati anche i figli. Così comincia la conversione. In particolare in questo tempo di convivenza forzata, per essere meno irritabili e più docili, sensibili, disponibili.
Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria
Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio