Il beato Carlo Acutis

Carlo Acutis è beato:
“Il ragazzo normale divenuto modello di santità”

Il beato Carlo Acutis
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Il beato Carlo Acutis. Un saluto a tutti! Questa sera, mentre leggevo la storia di Carlo Acutis, questo fantastico ragazzo, che prima di morire, disse alla mamma: “Voglio offrire tutte le mie sofferenze per il Signore, per il Papa e per la Chiesa. Non voglio fare il purgatorio, voglio andare diritto in paradiso”. Poi, da quello che ho potuto capire, era un ragazzo sempre pronto, ad aiutare tutti coloro che erano in difficoltà. Ho letto che portava da mangiare alle povere persone che ai trovavano in strada e faceva catechismo ai suoi coetanei, per aiutarli ad avere certezza sulla propria fede e molto altro ancora e per questo mi chiedo: Perche tante persone, si sono arrabbiate alla sua beatificazione? Perché tante persone giudicano l’operato del Papa, per aver preso questa giusta decisione, sempre secondo il mio punto di vista? Pensiamo che il Papa sia un fesso e che sotto ci siano cose oscure, orrende? Secondo il mio modesto parere, mi chiedo: Quanti ragazzi, oggi, all’età di 15 anni, hanno fatto o si comportano come questo ragazzo, in questi giorni beato? Ci vogliamo rendere conto, che il Beato Carlo, aveva una forte fede? Quanti ragazzi oggi hanno una fede così forte ne proprio cuore? Ma ci rendiamo conto che lui diceva: «Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita». Queste sono parole molto forti, parole che francamente, in tanti anni di partecipazione alle Sante Messe e tante chiacchierate con Assistenti Spirituali, non ho mai sentito… aspetto qualcuno che possa smentirmi. Hanno chiesto alla mamma: Quale miracolo ha scelto la Congregazione delle cause dei Santi?
“Ha scelto il miracolo che riguarda un bambino con il pancreas deformato dalla nascita. Il piccolo aveva spesso dolori, vomito, non mangiava nulla. L’unica soluzione era un intervento, un’operazione molto delicata… Hanno fatto una novena pubblica in chiesa pregando Carlo per la guarigione del piccolo. Al terzo giorno di novena, il bambino ha chiesto di mangiare dei solidi per la prima volta e non è successo nulla di grave al suo pancreas. I medici hanno fatto la TAC e il pancreas si era ricostuito.  La cosa straordinaria è che questo è un miracolo di secondo grado. I medici si sono espressi favorevolmente alla dichiarazione di miracolo. Una guarigione particolare con un organo decisamente complicato”
Non credo che ci sia nulla di strano, se nostro Signore ha voluto questo ragazzo, come suo “soldato”, per testimoniare la sua presenza fra di noi. Se avete letto la storia del Beato Carlo, lui era un bravo ragazzo, un tipo molto semplice, a cui aveva donato la vita per nostro Signore… trovare un ragazzo cosi, specialmente in questi tempi, la vedo molto dura insomma, qualcuno pensa il contrario? Se pensi il contrario, ti prego di lasciare un tuo messaggio, al form sottostante, ok? Ma ci rendiamo conto che alcune testimonianze hanno espressamente detto: “Riusciva a trasmettere la fede ai ragazzi, sfruttando anche i mezzi telematici. Realizzò un progetto informatico sui temi della fede e aveva un sito sui miracoli eucaristici”. Io rimango sbalordito, per quello che ha creato intorno alla sua persona e quali mezzi ha usato. Ovviamente,  senza pensare che oggi, a 15 anni si pensa più a giocare con una Playstation o altri giochi… chi penserebbe a creare pagine per dichiarare al mondo la propria fede? Ancora la mamma che dichiara: Infatti Carlo amava ripetere che l’Eucarestia è l’autostrada verso il cielo… parole forti, da un ragazzo con soli 15 anni, vi sembra normale tutto questo?
Ancora la testimonianza della madre: Una serenità proseguita fino alla morte, nell’offerta delle proprie sofferenze per il bene della Chiesa: «Non temeva la fine – racconta ancora Antonia – perché per lui in quel momento iniziava la vera vita, nell’incontro con l’amato. Io rimango impressionato da queste umili parole. Un ragazzo di 15 anni che non teme la morte… anzi… diceva che iniziava una nuova  vita… un ragazzo sorprendente, che ha basato la propria vita a fare del bene, nel nome del suo innamorato. Carissimi, ci rendiamo conto che ragazzo poteva essere il Beato Carlo? Tutti noi abbiamo paura della morte e questo avviene, perché non crediamo abbastanza o non crediamo per niente. Personalmente penso, che la nostra fede sia talmente misera, che iniziamo a credere veramente in Nostro Signore Gesù Cristo, nel momento in cui Lui ci chiama in cielo… ovviamente sperando che non sia troppo tardi.
Adesso è ora di dormire e termino qui questo mio articolo, che ho voluto scrivere, così come mi è venuto in mente, sperando di aver fatto cosa gradita a tutti e ricordando che questo ragazzo merita la beatificazione e certamente pregherà per tutti noi e per tutti coloro che aprono la bocca, solo per giudicare l’operato degli altri.
Consiglio vivamente a tutti i genitori, di parlare ai propri figli, di questo ragazzo come esempio di vita e di fede.
“Carissimo Beato Carlo, ti chiedo di pregare, per tutti i giovani, affinché come te, trovino la giusta via da seguire”.

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