Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia… ed essa cadde…

Matteo 7,21.24-27

Ed essa cadde. 21 Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande”.

ED ESSA CADDE…
Quando la bocca si esprime in un modo, e la vita va in un altra direzione, ne risulta una incoerenza letale.
Oggi, purtroppo, tendiamo ad abituarci alla incoerenza delle persone, che dicono e non fanno. E pensiamo di poterci concedere, anche noi, questa possibilità: “A chi dovremmo rendere conto? Non possiamo fare quello che ci pare?” La parabola evangelica non detta una morale, ma mostra le diverse conseguenze dovute a situazioni di vita che risultano uguali per tutti. Per tutti ci saranno pioggia, inondazioni e vento forte. Non ci sono circostanze o condizioni di vita privilegiate per gli uni o per gli altri… La differenza è data dalle fondamenta, dalla consistenza della persona che, come direbbe Paolo, sa in chi ha posto la sua fiducia.
Chi ha tradotto in pratica, anche con fatica, la Parola del Signore si trova ad avere un consistenza che non lo esime dalle difficoltà, ma gli consente di affrontarle con un fondamento e un punto di riferimento solido.

“Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.” (Sal 17)

Buona giornata!
le sorelle clarisse