“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi…”
Amatevi gli uni gli altri. Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI. Siamo onesti: amare gli altri è faticoso! Specialmente le persone antipatiche e noiose, peggio ancora quelle che, a vario titolo, ci hanno profondamente ferito. Facciamo proprio fatica, istintivamente vorremmo buttarli giù da un ponte, cristiani o no. E Gesù lo sa. Sa che il nostro amore è istintivo. Sa che ci innamoriamo delle persone che ci fanno i complimenti, sa che esprimiamo amore per i nostri figli soprattutto se si comportano bene! Per questo Gesù non ci chiede di amarci di amore spontaneo e simpatico, ma di amarci come lui ci ha amato. L’amore, diventa grande quando supera l’emozione, quando costa, quando diventa sacrificio, cioè “rende sacro” ciò che ama. Gesù ci ha amato mentre era appeso in croce. Ci ha amato quando i suoi discepoli – tutti – lo hanno abbandonato. Ci ha amato senza condizioni, sperando che il suo amore convertisse i nostri cuori. Allora, solo guardando a Cristo, solo attingendo al suo amore (solo sentendoci amati), ci scopriremo capace di amare anche il nostro nemico. Di perdonare chi ci uccide (sperando magari che si converta!).
“Signore, converti il mio cuore al tuo, per diventare segno del tuo amore.”
Buona giornata!
Le Sorelle Clarisse (in parte)