“… Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli.”
Amate i Vostri Nemici. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
AMATE I VOSTRI NEMICI. Questo Vangelo è assurdo: non si possono amare i nemici. Per definizione, i nemici sono coloro che non si amano. Oggi forse la parola nemico è un po’ caduta in disuso, ma la faccenda è che di persone che ci affaticano la vita, che ci mettono i bastoni fra le ruote, che non comprendono e non vogliono comprendere, ce ne sono sempre tante. E noi a volte lo siamo per qualcun altro. Con quale logica, quindi, si possono amare i nemici? Solo una: quella di entrando nella mente e nel cuore del Padre. Perché per lui non ci sono nemici, siamo tutti figli. Dev’essere difficile il mestiere del genitore quando i figli litigano: si può propendere per uno o per l’altro, ma l’affetto non lo si può dirigere. Sono entrambi figli. Pensiamo allora alla “fatica” che fa Dio a vedere il mondo come va: i nostri litigi, le violenze che facciamo l’uno all’altro. E nonostante questo, continuare a trattarci tutti come figli. La richiesta che oggi ci fa Gesù di amare i nemici, altro non è che la supplica di Dio a “vederla” come la vede lui.
Signore, dammi la forza per vincere i rancori e portare nel cuore anche le persone che mi “pesano”.
Buona giornata!
Le Clarisse di Mantova